Foto Intestazione di Alberto Gianfranco Baccelli

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Non insegnate ai bambini, ma coltivate voi stessi il cuore e la mente, stategli sempre vicini, date fiducia all'amore, il resto è niente - Giorgio Gaber

mercoledì 12 settembre 2012

32. COME L'ACQUA DEL MARE - Francesco Callegari



Si è soliti paragonare la scuola a una nave. E’ una bella immagine se si pensa a quanto la scuola sia simile a un vascello: come un veliero anche la scuola ha un proprio equipaggio, trasporta dei passeggeri, è dotata di strumenti e attrezzature, viaggia verso una meta.
Docenti, personale amministrativo e collaboratori scolastici rappresentano l’equipaggio del nostro vascello e svolgono in modo preciso e coordinato tutti i compiti necessari alla buona navigazione. I passeggeri sanno di essere in mani esperte e si affidano alla competenza del personale godendo le opportunità dello stare insieme, del vedere cose nuove, del conoscere e dell’imparare. Come una nave, anche la nostra scuola ha i propri armatori: i finanziamenti che provengono dallo Stato, dagli Enti Locali, dalle famiglie e dagli sponsor contribuiscono a rendere più confortevole il nostro viaggio ed efficiente la navigazione.
Il vascello punta a una meta. A determinarla non può però essere la volontà del singolo; a indicare la destinazione è piuttosto il convergere delle volontà di tutti coloro che a vario titolo hanno a che fare con la scuola: le famiglie e gli studenti con le loro richieste e le loro aspettative; i docenti e il personale che a queste richieste danno risposta con un Piano dell’Offerta formativa; i finanziatori che forniscono l’equipaggio, sostengono i progetti, propongono una meta.
Riconoscere che tutte queste volontà particolari hanno pari dignità e che bisogna tenerle presenti nel momento di determinare la rotta, consente di affrontare più serenamente e con maggiore consapevolezza la sfida continua della navigazione. Il compito principale del dirigente scolastico è proprio quello di interpretare le diverse volontà e proporre una rotta lungo una direzione e verso una meta che contemperi i bisogni e le aspettative con le risorse e i vincoli.
Per poter fare questo, il dirigente dovrebbe essere come l’acqua del mare che sostiene il veliero e gli consente di navigare, ed essere come il vento che dà la forza alle vele.
Se riuscissi a essere queste due cose, sarei veramente il vostro “dirigente”. E il mio lavoro avrebbe il senso di colui che consente di viaggiare ogni giorno lungo una rotta, cercando la migliore tra le mille possibili per raggiungere felicemente insieme la nostra Itaca.

Buona navigazione
Francesco Callegari
Dirigente Scolastico 
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