Foto Intestazione di Alberto Gianfranco Baccelli

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Non insegnate ai bambini, ma coltivate voi stessi il cuore e la mente, stategli sempre vicini, date fiducia all'amore, il resto è niente - Giorgio Gaber

martedì 15 ottobre 2013

LASCIAMOLI LIBERI – Francesco Tonucci


Nel 1970 andavano a scuola a piedi e da soli l`80% dei bambini inglesi dai 6 agli 11 anni, nel 1990 solo il 10%.
Da recenti ricerche del CNR risulta che in Italia vanno a scuola a piedi senza essere accompagnati il 12% dei bambini di scuola elementare mentre il 70% viene accompagnato in macchina.
Le percentuali di autonomia calano all`8% al nord e crescono al 30% al sud; sono più basse quando i genitori hanno un titolo di studio più alto. Altre ricerche italiane ci dicono che solo il 50% dei ragazzi di scuola media va a scuola senza l’accompagnamento adulto. Questa situazione dà luogo a situazioni assurde: i nostri ragazzi ricevono il motorino senza mai aver sperimentato la libertà e la responsabilità di spostarsi senza il controllo degli adulti.
I bambini vivono la loro giornata fra scuola, casa, corsi pomeridiani e TV; sono sempre assistiti e vigilati da adulti, sia a scuola che nelle attività pomeridiane. È diventato per loro impossibile vivere esperienze di scoperta, esplorazione e avventura: è quindi per loro impossibile una vera esperienza di gioco. L`adulto che accompagna il bambino nelle varie tappe della sua giornata non può permettergli di correre rischi, ma il rischio è una condizione necessaria per procedere nello sviluppo delle capacità e delle competenze.
Affrontando gli ostacoli e mettendo alla prova le sue competenze, il bambino non si espone mai al di là delle sue capacità e può provare la soddisfazione del superamento delle varie prove. Non potendo mai correre rischi per la presenza vigile degli adulti, il bambino non può verificare e consolidare le sue capacità e competenze e accumula un grande desiderio di rischio inespresso che rischia di esplodere anche in forme pericolose quando il controllo dell`adulto non sarà più possibile.
L`unica possibilità per i bambini di sperimentare le loro capacità, esplorare l’ambiente, scoprire cose nuove, elaborare criteri di controllo del rischio, norme di organizzazione del tempo e dello spazio è che possano avere periodi di tempo nei quali incontrarsi fuori casa, con altri bambini e senza la presenza di adulti incaricati della loro sorveglianza.
Andare a scuola con i compagni e non con i genitori, uscire nel pomeriggio per giocare, andare al negozio per fare compere, andare da soli in piscina, vanno considerate esperienze di grande valore.
È importante che l`autonomia dei bambini cresca con loro a partire dai primi giorni di vita e senza mai interrompersi: meglio una coperta del box, perché dalla coperta si può uscire e dal box no; più tardi uscirà dalla porta di casa per giocare sulle scale o sul pianerottolo, poi in cortile, poi sul marciapiedi e poi sempre più lontano man mano che le sue capacità glielo permetteranno.
Questi momenti di organizzazione autonoma del tempo e dello spazio permetteranno anche di muoversi liberamente evitando il rischio di obesità, di elaborare meccanismi di controllo dello spazio, del tempo e di difesa di fronte ai pericoli, indispensabili per evitare i troppo frequenti incidenti dell`adolescenza.
Francesco Tonucci, “Un pediatra per amico”, n. 4, luglio-agosto 2011


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